Interdipendenza regionale e manipolazioni vertebrali

MODELLO DI INTERDIPENDENZA REGIONALE

Il concetto di interdipendenza regionale è stato proposto da Wainner (2007) facendo riferimento ad un quadro clinico in cui un disturbo manifestato dal paziente in una regione corporea può essere correlato all’impairment disfunzionale di un’articolazione attigua o remota a quella regione.

Questo impairment disfunzionale può essere causa o concausa del disturbo manifestato del paziente. La proposta di Wainner era incentrata esclusivamente sulle connessioni anatomiche-meccaniche in relazione a manifestazioni cliniche quali ROM e dolore. Successivamente Bialosky (2009), in riferimento al suo modello riguardante i meccanismi di azione della terapia manuale che include oltre a quelli meccanici anche gli effetti neurofisiologici e non specifici, così come fattori contestuali, ha allargato il concetto di interdipendenza regionale in termini più complessi e in ottica multifattoriale.

In verità la proposta di Wainner non è stata una novità assoluta, piuttosto il tentativo di organizzare e concettualizzare e sistematizzare diverse osservazioni già presenti in precedenza.

Oggi sono numerosi gli esempi di interdipendenza regionale pubblicati in letteratura scientifica, tanto che questo approccio può essere preso in considerazione a scopo diagnostico e per la progettazione e conduzione del trattamento manuale così come per la prescrizione di esercizi e per l’educazione del paziente. Occorre però ricordarsi che solo una piccola parte dei paper riguardanti il modello di interdipendenza regionale sono costituiti da studi longitudinali, studi randomizzati controllati o regole di previsione clinica.

In letteratura il modello di interdipendenza regionale è stato riferito a diversi distretti corporei (Vanti, 2013):

  • la valutazione e il trattamento delle disfunzioni articolari e muscolari dell’anca si sono rivelati utili per la sindrome femoro-rotulea, l’artrosi del ginocchio, la sindrome della bandelletta ileo tibiale, il dolore lombare, la tendinopatia achillea e la disfunzione del tibiale posteriore;
  • la valutazione e il trattamento del rachide lombare si sono rivelati utili per il dolore all’anca;
  • è stato evidenziato un rapporto tra la disfunzione di caviglia, dolore all’anca e dolore lombare;
  • sono state evidenziate correlazioni tra disfunzione toracica, dolore cervicale, dolore alla spalla e dolore al gomito.

Oltre a Bialosky, altri specialisti hanno sottolineato le correlazioni su base neurofisiologica tra trattamento manuale della colonna vertebrale e risposta specifica e distanza (Sueki, 2013, Blanpied, 2017). In effetti in letteratura sono presenti studi che correlano per via non meccanica il trattamento manuale della colonna vertebrale a ricadute su distretti corporei a distanza, come ad esempio la diminuzione dei potenziali d’azione spinale, la riduzione delle chitochine infiammatorie, il rilascio di endocannabioidi a livello ematico e risposte endocrine mediate per via vegetativa (Gamberini M., Chiampo F., Vania S., 2023).

In definitiva, così come non sono ancora del tutto chiariti i meccanismi alla base degli effetti in seguito all’applicazione della terapia manuale, anche i meccanismi dell’interdipendenza regionale non sono ancora sufficientemente chiariti e sistematizzati in un contesto pratico, applicativo e predittivo definito.

Detto ciò, questo modello offre l’enorme vantaggio di essere inclusivo e permette una via integrativa all’approccio incentrato alla sola zona sintomatica, soprattutto quando la terapia locale sembra non sortire effetti apprezzabili.

A livello empirico le correlazioni vertebrali che sembrano offrire una maggior rilevanza clinica sono:

  • relazione tra regione lombo-sacrale e arto inferiore;
  • relazione tra regione toracica e rachide cervicale e spalla;
  • relazione tra regione cervicale superiore e cefalee.

INTERDIPEDENZA REGIONALE, OSTEOPATIA E CHIROPRATICA

Il modello interregionale, sia pur con altro nome, fa parte fin dalle origini sia dell’osteopatia che della chiropratica, che lo hanno applicato con successo nella presa in carico dei pazienti. A nostro avviso esso è stato spesso giustificato con approccio prioritariamente filosofico, oppure basandosi su collegamenti anatomo-fisiologici che da soli non bastano a provarne l’efficacia o oggettivarlo. Siamo dell’avviso però che numerose osservazioni provenienti da queste discipline abbiano a oggi riscontro nella pratica clinica e che quindi non debbano essere rigettate a priori, semmai necessitano di un’indagine scientifica più accurate e nel frattempo possano essere utilizzate secondo l’approccio pragmatico e private degli aspetti filosofici e fideistici che ne minano la credibilità in ambito sanitario. Nella parte dedicata alla clinica delle manipolazioni vertebrali proporremo ad esempio alcuni “collegamenti” più specifici rispetto a quelli citati in questo capitolo, nell’attesa che la ricerca scientifica possa comprovare, o smentire, le osservazioni cliniche quotidiane.

BIBLIOGRAFIA

  • BIBLIOGRAFIA
    • Wainner R.S., Whitmann J.M., Cleland J.A., Flynn TW.
      Regional Interdependance: a Muscoloskeletal Examination Model Whose Time Has Come, Journal of Orthopaedic & Sport Physical Therapy, 37(11): 658-660, 2007.
    • Bialosky J.E., Bishop M.D., Price D.D., Robison M.E., George S.Z.
      The mechanism of manual therapy in the treatment of musculoskeletal pain: a comprehensive model, Manual Therapy, 14(5): 531-538, 2009.
    • Vanti C.
      Interdipendenza regionale e disfunzioni muscoloscheletriche: un nuovo approccio alla fisioterapia, Current Reserach Information System, https://cris.unibo.it/handle/11585/623572
    • Gamberini M., Chiampo F., Vania S.,
      Trattamento, Cap. 6, in Dolore Cervicale, Fisio Science, Verona, 2023.
    • Blanpied P.R., Gross A.R., Elliott J.M., Devaney L.L., Clewley D., Walton D.M., Sparks C., Robertson E.K.
      Neck Pain: Revision 2017, The Journal of Orthopaedic and Sport Physical Therapy, 47(7): 81-83, 2017
    • Sueki D.G., Cleland J.A., Wainner R.S.
      A regional interdependence model of muscoloskeletal dysfunction: research, mechanisms, and clinical implications, Journal of Manual and Manipulative Therapy, 2182):90-102, 2013

Autore: Fabio Perissinotti D.O., m-FT, MSc. Sport Physio, BSc. SS.
Direttore Spinal Manipulation Academy